A Bologna è già un eroe della quotidianità, ma si schermisce e spiega che per lui è normale aiutare la gente in difficoltà, perché glielo hanno insegnato i suoi genitori. Hendrik Atti è un tassista iscritto alla Uil, che in più di una circostanza, in occasione dei turni notturni, è intervenuto per riparare qualche torto o sventare qualche azione violenta. L’ultima gli ha lasciato più di un segno: ha difeso e salvato un netturbino, aggredito da quattro teste calde, ma è stato da questi malmenato, finendo in ospedale con contusioni e ferite. Oggi, davanti a oltre 500 quadri e delegati, a Giuliano Zignani leader della Uil Emilia Romagna, a Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale aggiunto della Uil e a Carmelo Barbagallo, Segretario generale della Uil, Hendrik ha ricevuto un premio, testimonianza dell’affetto e della riconoscenza di tutta l’Organizzazione per il suo grande spirito civico.
“Il Sindacato ha le sue radici nelle Società di mutuo soccorso - ha detto Barbagallo - e la sua missione è quella di schierarsi sempre con i più deboli: noi siamo onorati di avere iscritti che incarnano questo spirito e sono capaci di questa umanità. Oggi istituiamo questo riconoscimento che, ogni anno, attribuiremo a chi si è distinto in azioni di solidarietà”.
Barbagallo, poi, concludendo l’iniziativa organizzata dalla Uil Emilia Romagna, è intervenuto anche sui temi dell’attualità economica e sindacale, commentando l’allarme della Corte dei Conti sull’inadeguatezza delle infrastrutture nel nostro Paese: “Sono anni che denunciamo questa condizione. Bisogna rimettere al centro il lavoro, finanziando infrastrutture materiali e immateriali e utilizzando subito tutte le risorse già stanziate, in particolare quelle europee. Basta con le discussioni sui costi e sui benefici - ha sottolineato Barbagallo - se non ripartono i cantieri, l’unico costo che dovremo sopportare sarà quello di migliaia di altri disoccupati: il Paese non se lo può permettere. In questi anni, l’occupazione nel settore dell’edilizia è già diminuita di circa 700 mila unità: si deve invertire questo corso”. Altro tema all’ordine del giorno, la questione dell’autonomia.
“Anche su questo punto - ha precisato il leader della Uil - bisogna distinguere e fare chiarezza. Se autonomia significa eliminazione delle burocrazie che bloccano il lavoro e lo sviluppo del Paese, siamo d’accordo, ma se autonomia significa, ad esempio, fare un sistema scolastico differenziato, siamo contrari, perché la scuola deve essere pubblica e uguale per tutti”.
Bologna, 15 febbraio 2019