(AGI) - Roma, 21 ott. - La legge di stabilita' varata dal governo e' una manovra recessiva e ''il parlamento non puo' rimanere sordo'' alle istanze dei sindacati. Questo il pensiero del segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, secondo cui la legge di stabilita' e' '' figlia di un accordo politico fine a se stesso che non raggiunge nemmeno l'obiettivo della stabilita''.
Con l'esecutivo '' il margine di contrattazione e' zero o vicino allo zero - ha sottolineato Angeletti nel corso di una conferenza stampa tenuta dopo l'incontro con i leader di Cisl e Cgil - per questo chiederemo incontri ai capogruppi di Camera e Senato'' . Gli scioperi decisi rappresentano una '' forma di pressione sui parlamentari che non possono essere insensibili perche' prima o poi si votera'' . '' Una vera legge di stabilita' - ha fatto notare Angeletti - avrebbe dovuto avere come obiettivo la crescita economica che dev'essere basata sull'espansione della domanda interna, perche' affidarsi solo ai mercati internazionali e' irrealistico ''.
'' Da qualunque punto di vista si vuole guardare l'obiettivo dev'essere la crescita e l'unico strumento e' la riduzione delle tasse sui lavoratori dipendenti e sui pensionati per aumentare la capacita' di spesa dei cittadini; inoltre ridurre il carico fiscale alle imprese che investono e assumono'' . '' Cosi' - secondo Angeletti - si condanna il paese alla stagnazione per il 2014 e 2015'' . '' Non e' propaganda e allarmismo immaginare che il tasso di disoccupazione giovanile non fara' che aumentare. La prospettiva e' buia ''. A tutto cio' si aggiunge il blocco reiterato dei contratti nel pubblico impiego che secondo i sindacati non potra' che produrre ulteriori effetti negativi.
Per ottenere le risorse Cgil, Cisl e Uil propongono di aumentare l'aliquota delle rendite finanziarie dal 22 al 23%, introdurre i costi standard obbligatori, accorpare le imprese pubbliche che hanno bassi bacini di utenza, ridurre le stazioni appaltanti nella P.A.. '' Dobbiamo far si' che il 2013 sia l'ultimo anno in recessione - ha dichiarato Angeletti - bisogna avere il coraggio delle scelte finora non fatte ''. (AGI)