"Ieri è stata una bella giornata. Dopo 4 anni di scioperi e manifestazioni, finalmente abbiamo trovato un governo che ha fatto la cosa giusta: ridurre le tasse ai lavoratori. È sicuramente il provvedimento migliore e rappresenta una svolta nella politica economica. L'ultima riduzione, peraltro di entità inferiore, risale a 12 anni fa: poi è stato un susseguirsi di aumenti di tasse e, quindi, della disoccupazione.
È sicuramente l'inizio, nessuno pensa che ci possano essere dei miracoli, però questa è la scelta giusta: rilancerà i consumi, la ripresa e l'occupazione, ci saranno sicuramente effetti espansivi".
Per quel che riguarda i provvedimenti sul mercato del lavoro, si tratta di "una razionalizzazione e non di una rivoluzione. L'obiettivo di rendere più agevoli le assunzioni non può che essere condiviso. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali i cambiamenti saranno assolutamente graduali e non stravolgeranno l'attuale assetto. Cercheranno di espandere la copertura ai co.co.pro. : una cosa importante, ma non una rivoluzione. La riforma Fornero viene modificata non smantellata. Non c'è un rovesciamento di logica".
"Adesso si tratterà di fare un ulteriore passo avanti per la semplificazione e la riduzione dei vincoli burocratici di questo Paese. Siamo però nella giusta direzione: è stato fatto non un "passetto", ma un passo molto lungo verso la svolta".