Apprezziamo l’impegno che alcune forze parlamentari, anche in virtù delle nostre continue sollecitazioni, cercano di mettere in atto a favore del Sud. Le ipotesi di emendamenti per una decontribuzione rafforzata per i nuovi assunti e per il credito d’imposta vanno nella giusta direzione. Tuttavia, queste proposte rischiano di essere ancora insufficienti perché il Mezzogiorno è un malato grave e necessita di una cura da cavallo per poter avviare un processo di sviluppo vero e strutturato.
Peraltro, i dati Istat sul Pil confermano che la cosiddetta “ripresina” è ancora troppo debole ed è persino rallentata rispetto alle previsioni. La verità è che il Paese tornerà a crescere a ritmi accettabili solo se il Sud crescerà a ritmi sostenuti. Servono investimenti pubblici e privati e noi siamo pronti a fare la nostra parte per favorire l’insediamento di attività produttive e, quindi, di nuova occupazione, accettando una flessibilità contrattata e temporanea per salari, orari e condizioni di lavoro.
Roma, 13 novembre 2015