DICHIARAZIONE DI CARMELO BARBAGALLO SEGRETARIO GENERALE UIL
In vista dell´elezione del nuovo Presidente, in Confindustria sembra essere partita la gara a chi è più falco. Come è noto, i falchi sono rapaci, ma incapaci di risolvere i problemi del Paese. Intanto, nonostante diktat e veti, si continuano a sottoscrivere i contratti collettivi nazionali di lavoro: quello per il settore alimentare è stato l’ultimo importante obiettivo raggiunto.
Con buona pace di quegli imprenditori non illuminati e di simpatizzanti vari che finiscono per diventare, più o meno consapevolmente, paladini della politica di mancata valorizzazione del lavoro. Noi non abbiamo tabù e siamo disponibili al confronto sia sulle relazioni industriali sia sul modello contrattuale sia su produttività e competitività. Non possiamo, però, accettare una cosa: che Confindustria pensi solo al profitto, perché questa posizione massimalista non fa bene allo stesso sistema industriale né all’economia del Paese.
Roma, 9 febbraio 2016