Le raccomandazioni formulate oggi dall’Ocse, al di là di qualche incoraggiamento all’operato del Governo, confermano ancora le preoccupazioni e le osservazioni ripetutamente manifestate dalla Uil. Bisogna rendere più efficiente il sistema fiscale, anche aggredendo il fenomeno dell’evasione fiscale; occorre un maggiore sforzo contro la corruzione; si devono dare risposte concrete al fenomeno della disoccupazione giovanile e di chi ha perso il lavoro da troppo tempo. Proprio la mancanza di lavoro per i giovani rappresenta il vero problema e anche la parte più negativa dell’azione del Governo che aveva cominciato il suo mandato puntando molto su questo aspetto.
Registriamo, invece, l’eccessivo incremento nell’uso dei voucher che rappresentano la nuova frontiera della precarietà. Tutto questo, peraltro, in un quadro complessivamente negativo che certifica l’evidente impoverimento delle famiglie e prospetta un’incertezza sulle potenzialità della ripresa. Quello dell’Ocse, insomma, è l’ennesimo invito a sostenere la crescita a livello europeo e anche nel nostro Paese. Meglio non cullarsi nei pochi apprezzamenti espressi, dunque: la strada da percorrere, per l’Europa e per l’Italia, è ancora molto lunga.
Roma, 26 febbraio 2016