«Esuberi in Alitalia? Neanche a parlarne: non ce ne devono essere». È netta la risposta del Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, a chi paventa questo rischio come esito della trattativa sul futuro della compagnia aerea nazionale. Ed è una posizione che replica anche direttamente al tavolo del confronto svoltosi, oggi, al Mise, alla presenza del vice premier, Luigi Di Maio. «È necessario che non ci siano esuberi - ha detto il leader della Uil - e, a questo proposito, sarà fondamentale un piano industriale di rilancio della Compagnia». Il ministro Di Maio ha confermato l’interesse di Delta e Easyjet che dovrebbero costituire un consorzio con Ferrovie, con la partecipazione anche del Mef.
«Va bene l´intervento dello Stato - ha sottolineato Barbagallo - così come apprezziamo le rassicurazioni sul rifinanziamento sia del Fondo di solidarietà del trasporto aereo sia degli ammortizzatori sociali. Bisogna però investire in nuovi aeromobili come presupposto per nuove rotte internazionali: l´Alitalia, insomma, non va ridimensionata; anzi, è necessario un salto di qualità. In questo quadro - ha precisato Barbagallo - è un bene che sia caduta l´ipotesi Lufthansa che avrebbe prospettato per Alitalia un inaccettabile futuro da operatore regionale. Infine, occorre che ci si impegni per risolvere il problema del dumping contrattuale: se si continua negli aiuti pubblici alle low cost, la Compagnia nazionale resterà in una condizione di difficoltà. Il lavoro fatto dai Commissari ha dimostrato dove si deve intervenire per risparmiare: ora, vanno confermati tutti gli investimenti per il rilancio. Nel prossimo incontro - ha concluso Barbagallo - cominceremo a discutere sul piano industriale: aspettiamo di conoscere questa proposta per capire se gli impegni dichiarati potranno essere mantenuti».
Roma, 14 febbraio 2019