A cinquant’anni dagli scioperi del 1969 per il diritto alla casa e contro il caro affitti, Cgil, Cgil, Uil hanno rilanciato, con l’iniziativa di oggi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il dibattito sul diritto all’abitazione presentando una piattaforma rivendicativa dal titolo: ”La casa: una nuova ‘questione abitativa”
A dare il senso del disagio abitativo di oggi, alcuni dati illustrati nel corso del dibattito: l’edilizia pubblica rappresenta solo il 4% del patrimonio abitativo e 650mila sono le domande inevase presso i Comuni e gli ex Iacp; 4 milioni di giovani tra i 25 e i 39 anni risiedono ancora nella famiglia di origine. Un disagio che per Cgil, Cisl, Uil è “stato determinato e ampliato dalla mancanza di politiche adeguate nel settore, dal progressivo arretramento dello spazio pubblico, dalla carenza di fondi”.
Per questo, secondo la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi, e i segretari confederali di Cisl e Uil Giulio Romani e Ivana Veronose, “è indispensabile un rinnovato protagonismo sindacale”. Nella Piattaforma unitaria presentata oggi vengono quindi lanciate alcune proposte concrete: incremento dell’offerta residenziale pubblica; all’edilizia sociale a costi sostenibili; la rigenerazione delle città e la riqualificazione delle periferie; il rifinanziamento con adeguate risorse al Fondo di Sostegno all’affitto; misure fiscali in grado di calmierare il mercato privato degli affitti attraverso la riduzione dei canoni; l’istituzione di una cabina di regia nazionale con la partecipazione delle parti sociali, delle Agenzie comunali per la casa e l’Osservatorio della condizione abitativa.
Roma, 19 Novembre 2019