ARTIGIANI  - Ivana VERONESE
Veronese: Finalmente in pagamento la cassa integrazione agli artigiani
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05/03/2021  Sindacato.  

 

 

Solo pochi giorni fa, il Segretario generale, PierPaolo Bombardieri, ha sottoscritto una lettera inviata al Ministro del Lavoro ed al Ministro dell'Economia per denunciare i grandi ritardi che si registrano ogni volta che il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l'Artigianato (FSBA) deve ricevere le risorse economiche stanziate per erogare la cassa integrazione alle lavoratrici e lavoratori del Comparto. L'ha fatto con i Segretari generali di Cgil e di Cisl, ma anche con i Segretari generali delle Associazioni Artigiane: Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai perché tutto il sistema di questo settore, strategico per l'economia del Paese, è preoccupato per le difficoltà che si incontrano a garantire un sostegno adeguato alle imprese e soprattutto un reddito ai dipendenti sospesi dal lavoro a causa del Covid.

 

Ma il disagio è avvertito da migliaia di lavoratori, prova ne siano le prese di posizione e le mobilitazioni nei territori e da parte degli Enti bilaterali regionali che accompagnano l'azione amministrativa e assistono aziende, consulenti, dipendenti. Lo stesso Ministro del Lavoro è dovuto intervenire per modificare capitoli di bilancio cui attingere e sollecitare adempimenti burocratici e iter ministeriali.

 

Tant'è, quest'oggi a FSBA sono stati accreditati 265 milioni che servono per pagare prestazioni il cui diritto è maturato nei mesi di ottobre, novembre, dicembre, per alcuni anche nei mesi precedenti. Somme che, come di consueto, verranno tutte distribuite nell'arco di un paio di giornate. Cosicché nei prossimi giorni si potrà valutare il fabbisogno per chiudere definitivamente l'anno 2020 e aver conferite le risorse per cominciare a corrispondere gennaio, febbraio e mesi successivi. Senza ritardi e rimpalli burocratici, questa volta si spera.

 

Questa, di gestione dell'ammortizzatore sociale da parte di un Fondo costituito dalle forze sociali, datoriali e sindacali, al quale le aziende artigiane sono iscritte per effetto di una norma di legge, è esperienza da conoscere meglio e valorizzare: con una contribuzione misurata (0,45 % a carico dell'impresa e 0,15 % a carico del lavoratore) si è riusciti ad assicurare negli anni un sostegno del reddito rispondente alle necessità del Comparto -anche alle imprese con un solo dipendente - e ad accantonare addirittura risorse (anticipate e messe in gioco all'inizio della pandemia, che dovranno prima o poi essere rifuse). E, anche in piena epoca Covid, si sono fatti miracoli: 750 mila lavoratori il cui reddito è stato protetto, 212 mila aziende in ogni angolo del Paese, 2,2 miliardi spesi in modo celere e con procedure trasparenti. Noi, come UIL, ce l'avremo ben presente anche quando si tratterà di entrare nel merito della possibile riforma degli ammortizzatori sociali: tutti protetti, si, ma con strumenti flessibili e adatti ai diversi contesti, gestioni partecipate e responsabili.

 


Roma, 5 marzo 2021