SICUREZZA  - Ivana VERONESE
Veronese: “I morti sul lavoro sono un’emergenza nazionale”
“Urgente un tavolo a Palazzo Chigi”
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04/02/2025  Sindacato.  

“Adesso diteci che il numero dei morti sul lavoro rispetto al numero degli occupati è diminuito. Provate a dirlo alle famiglie, alle madri, ai padri, ai fratelli o alle sorelle dei 1.090 morti lo scorso anno. E diteci pure che non è un’emergenza nazionale o che, considerato il calo del tasso di incidenza, 1.090 vite perse sul lavoro, 49 in più rispetto al 2023, sono quasi accettabili”.

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.

“Rispetto al 2023, aumentano anche gli infortuni (+4.215), in particolare quelli in itinere (+4.574), le malattie professionali (+15.745) e gli infortuni fra gli studenti (+7.668). Non potete più far finta di nulla. È a dir poco vergognoso - ha rimarcato Veronese - l’immobilismo del Ministero del lavoro e del governo davanti a questa tragedia. Pensiamo forse di aver risolto tutto con l’introduzione della patente a crediti o con l’istituzione di un piano integrato di cui, ad oggi, abbiamo solo qualche slide o poco più? Questo non è un gioco e non è il caso di giocare ancora con i numeri che parlano molto chiaro. A perdere la vita sono persone e non certo pedine sacrificabili su una scacchiera. Non è più il momento di tergiversare - ha concluso Veronese - con soluzioni inutili e poco lungimiranti. È arrivato il momento di avviare un tavolo urgente a Palazzo Chigi. Noi ci siamo”.

Roma, 4 febbraio 2025