“Da tempo chiediamo più coraggio nell’adozione di un piano strategico per ridisegnare una giusta transizione, ma il Piano d’azione per l’industria automotive Ue, presentato dalla Commissione europea, è un’ennesima dichiarazione di intenti anziché un’iniziativa utile a risollevare un settore profondamente in crisi”.
Lo ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
“Sosteniamo il Green Deal europeo, ma riteniamo necessario rivedere tempi e modalità di attuazione, garantendo un equilibrio tra sostenibilità ambientale, competitività industriale, tutela dell’occupazione e neutralità tecnologica. È poi indispensabile - ha proseguito Buonomo - introdurre misure più strutturate, aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo e rafforzare tutta la filiera della componentistica, settore strategico per il nostro Paese. Allo stesso tempo, bisogna colmare il divario competitivo legato al costo dell’energia che - ha sottolineato Buonomo - continua a penalizzare l’industria europea rispetto ai principali concorrenti internazionali”.
“Infine, è fondamentale un piano decennale di rinnovo del parco circolante Ue, basato su criteri di basse o nulle emissioni di carbonio nonché - ha aggiunto la segretaria - uno schema concreto e coordinato con cui abbattere, in modo sostanziale, entro il 2035, le emissioni di CO2. Lo scenario globale è profondamente cambiato e siamo ancora in tempo per poter intervenire. Ignorare questa realtà - ha concluso Buonomo - significherebbe perdere un’occasione cruciale per un cambio di passo realmente efficace”.
Roma, 6 marzo 2025