“L’ anno nuovo è appena iniziato è già ci dobbiamo confrontare con la tragica realtà dei morti sul lavoro: a gennaio 2025 sono 60 persone decedute, 15 in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Numeri inquietanti e drammatici”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Una strage silenziosa che trova pochissimo risalto sulle pagine dei giornali e che sembra non interessi a nessuno, mentre le famiglie colpite sono lasciate sole nel loro dolore. Ogni morte sul lavoro - ha proseguito Veronese - è un fallimento della nostra società, una vita sacrificata sull’ altare della produttività e del profitto delle aziende. Peraltro, proprio oggi, la ministra Calderone ha dichiarato di essere soddisfatta per i dati delle ispezioni effettuate. Peccato - ha evidenziato la sindacalista della Uil - che si tratti di soli 5692 controlli con 8 violazioni contestate per la mancanza della fantomatica patente a crediti e nessuna revoca: se si considera che sono state rilasciate dall’Inl oltre 400 mila patenti, si tratta di una presa in giro. E, purtroppo, ogni mese ci troviamo costantemente a commentare numeri di morti e feriti sul lavoro in perenne crescita. La premier Meloni - ha concluso Veronese - ci convochi perché questa tragedia deve essere affrontata nell’unica maniera che merita, ovvero come una propria e vera emergenze nazionale”.
Roma, 7 marzo 2025