“I dati diffusi dalla 173ª Indagine congiunturale di Federmeccanica confermano una situazione allarmante per l’industria metalmeccanica e meccatronica italiana”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Vera Buonomo.
“Nel 2024 la produzione ha registrato un calo del 4,2% su base annua. Il tracollo - ha precisato la sindacalista - ha riguardato anche il settore automobilistico, ma il governo continua a ignorare questa crisi ormai strutturale”
“L’intero comparto manifatturiero - ha aggiunto Buonomo - chiude l’anno con un bilancio disastroso e con più di 70 tavoli di crisi aperti al Mimit che coinvolgono oltre 120mila lavoratori e lavoratrici. Manca una visione industriale e ciò impedisce di invertire la rotta. Senza interventi mirati si rischia una grave crisi produttiva e sociale. In questo quadro negativo, si colloca anche lo stallo per il rinnovo del Ccnl metalmeccanico”.
“Non è più tempo di rinvii. Servono investimenti pubblici e privati, un piano strategico per l’industria e un impegno concreto affinché - ha concluso la segretaria - i rinnovi contrattuali siano strumento per aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici”.
Roma, 7 marzo 2025