La via maestra è la reintroduzione di una flessibilità di accesso alla pensione a 62 anni. Il sindacato è pronto a discuterne le modalità, ma bisogna evitare soluzioni pasticciate. Il prestito pensionistico, che indiscrezioni giornalistiche attribuiscono al Governo, presenta molte criticità. Inoltre, non è chiaro il tipo di tassazione che verrebbe applicato né l’ammontare degli interessi.
Dai calcoli effettuati, abbiamo evidenziato che il prestito pensionistico è molto oneroso per il lavoratore. Ad esempio, un lavoratore che accedesse con un anno di anticipo e con un trattamento pari a 1.000 euro lordi perderebbe il 6,9% della pensione, ovvero il corrispettivo di un importo mensile netto in meno ogni anno.
La UIL esprime forti perplessità sul ruolo che potrebbe essere assegnato alle banche e alle assicurazioni.