Anche il Governo del cambiamento, dopo Monti, Letta e Renzi non ha trovato nulla di meglio che continuare a fare cassa sulle spalle dei pensionati italiani, con un prelievo di oltre 17 miliardi di euro in 10 anni.
Una scelta ingiusta che sottrae reddito e potere di acquisto a milioni di cittadini, i quali, in questo periodo di crisi, sono stati i più penalizzati. Dopo oltre 6 anni di blocchi, la rivalutazione delle pensioni è una questione di equità, che il Governo deve garantire.
Da uno studio della UIL si evince che, per una pensione lorda pari a 6 volte il minimo, la mancata ripresa dell’indicizzazione si traduce in una perdita di 167 € annui dal 2019 e per il resto della vita del pensionato.
Si tratta di un provvedimento inaccettabile rispetto a cui la Uil si batterà in tutte le sedi, affinché sia posta fine a questa vera e propria persecuzione sui pensionati, reiterata nel tempo.
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