Reato di immigrazione clandestina  - Guglielmo Loy
Loy: Bene la sua abolizione, ma ora ha anche meno senso la detenzione amministrativa nei CIE
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03/04/2014  Sindacato.  

 

 

Dichiarazione di Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL

 

 

La UIL esprime soddisfazione per la delega data dal Parlamento al Governo per depenalizzare il reato di immigrazione clandestina. Istituita dal pacchetto sicurezza, la norma comporta un’ammenda da 5mila a 10mila euro, che nessuno è mai stato in grado di pagare. Le procedure giudiziarie aperte si sono quasi tutte concluse con il non luogo a procedere.

 

Il “reato di ingresso e soggiorno irregolare nel territorio dello Stato” si è rivelato dunque essere una norma inutile ai fini del controllo della “clandestinità” e dannosa in quanto a costi inutili per lo Stato, oltre a risultare lesiva della dignità della persona. È bene precisare che la sua depenalizzazione non esclude le procedure di espulsione per chi non è regolare, che rimangono intatte.

 

A maggior ragione, comunque, l’assenza di una norma penale per chi soggiorna irregolarmente in Italia, suggerirebbe di rivedere il sistema di detenzione amministrativa nei Centri di espulsione, specie se prolungata. Meglio, secondo la  UIL, seguire la strada del ritorno volontario assistito, più conveniente per i migranti irregolari, meno onerosa per lo Stato e soprattutto meno lesiva dei diritti della persona.

 

La questione sicurezza e coesistenza è tema vero e complesso che va affrontato con serietà non propagandistica e su questo anche il sindacato è chiamato a contribuire, a partire dal tema della regolarità del lavoro.

 

 

Roma, 3 aprile 2014