Dichiarazione di Antonio Foccillo, Segretario confederale Uil
Dati economici altalenanti, fra positività e negatività: è quanto emerge dai dati Istat di oggi. È la dimostrazione che bisogna intervenire su fisco, sui redditi, sui consumi e sugli sprechi della macchina pubblica. Il Def dovrà prevedere misure che costituiscano una svolta rispetto al passato. Occorre uscire, quindi, dalla spirale dei tagli per il solo risanamento e puntare allo sviluppo con interventi a favore delle imprese, dell’occupazione e dei consumi interni.
È necessario, inoltre, rinnovare i contratti ancora bloccati a partire da quelli del pubblico impiego, ridurre la tassazione sui salari e sulle pensioni e, contemporaneamente, intervenire sulla tassazione a livello locale che si è aggiunta a quella nazionale, senza sostituirla, con un’incidenza che non è più sostenibile. Infine, chiediamo investimenti in ricerca, innovazione e nel sistema formativo, oggi al collasso, come ha denunciato di recente anche la Crui.
Roma, 7 aprile 2014