Dichiarazione di Maria Pia Mannino – Responsabile PO e Politiche di Genere UIL

Roma, 17 aprile 2014 - La nomina di quattro donne alla presidenza delle più importanti aziende pubbliche del nostro Paese, fa ben sperare che nel famoso “tetto di cristallo” che inibisce alle donne la stanza dei bottoni, si sia prodotta una fessura che se, ben guidata – speriamo in tempi brevissimi – può portare alla sua completa frantumazione. Infatti le recenti nomine dimostrano che finalmente si sta guardando all’altra parte del genere, laddove dove ci sono capacità al femminile.

È chiaro che l’agibilità di un  Presidente di una azienda non è paragonabile  a quella di un Amministratore delegato, tuttavia dobbiamo guardare a questo nuovo corso con un attento interesse. Alcuni passi in avanti sono stati fatti ma molto c’è ancora da fare, soprattutto in relazione al riconoscimento sostanziale delle effettive capacità e dei meriti  di migliaia di donne che lavorano in modo discreto e nell’ombra, con serietà senza conflitti di interessi o cooptazioni politiche.

Quindi esprimiamo soddisfazione per il vento nuovo che sta investendo la politica italiana sempre più orientata – così parrebbe - verso una declinazione paritaria delle rappresentanze, nell’auspicio che il processo avviato non corrisponda alla solita azione di facciata bensì ad una radicale innovazione nei metodi e nella trasparenza.