31/07/2014
Economia.
DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL
DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL
Se mai avessimo avuto bisogno di un altro dato per dimostrare la crisi dei consumi nel nostro Paese, è arrivato. Infatti, oggi l’Istat ha diffuso i dati sull’inflazione che, a luglio, è calata ancora toccando il livello più basso da agosto del 2009. Il dato più evidente è, però, la deflazione dei prodotti alimentari, bevande analcoliche, l’acqua, l’abitazione, elettricità e combustibili.
Si conferma drammaticamente quello che da tempo sosteniamo: nel nostro Paese è cresciuta la povertà sia in termini relativi sia in termini assoluti e aumentano sempre più le diseguaglianze. Sono in calo, dunque, rispetto allo scorso anno, sia i redditi delle famiglie, sia il potere di acquisto e tutto ciò incide sulle spese, che si sono ulteriormente ridotte. È la dimostrazione che bisogna intervenire su fisco, sui redditi, sui consumi e sugli sprechi.
Per questo la Uil continuerà a chiedere un piano di interventi per ridare fiato alla domanda interna - che è un’emergenza reale - con aumenti salariali, rinnovando i contratti ancora bloccati a partire da quelli del pubblico impiego e riducendo ulteriormente il carico fiscale per lavoratori e pensionati. In particolare, è necessario intervenire sulla tassazione a livello locale che si è aggiunta a quella nazionale, senza sostituirla, con un’incidenza che non è più sostenibile.
Il nostro Paese continua a pagare, purtroppo, nonostante le tante chiacchiere, l’assenza di una politica economica orientata a promuovere e sostenere la crescita, congiuntamente a un vero smarrimento di una propria politica industriale. Fino ad oggi i governi che si sono succeduti hanno concentrato la loro attenzione esclusivamente al miglioramento dei conti pubblici con la conseguenza di aggravare la recessione in atto nel nostro sistema economico e produttivo.
Non si può solo assistere agli eventi, ma di fronte ai dati sempre negativi sulla situazione economica è arrivato il momento di agire.
Roma 31.7.2014