SCIOPERO CITTADINO A TERNI  - Carmelo Barbagallo
Angeletti: Governo smetta di fare l'arbitro. Thyssen deve rivedere piano
Senza siderurgia la crescita resta solo una parola
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17/10/2014  Sindacato.  
 

Il governo deve dire, con determinazione, alla Thyssen di rivedere il piano perché non possiamo permetterci di perdere né un chilogrammo di acciaio né un solo occupato: deve smetterla di fare l'arbitro. Sono i governi che devono dire alle multinazionali cosa fare: non vorremmo che l'Italia fosse l'unico paese dove accade il contrario.

 

Senza fabbriche siderurgiche, la crescita resta solo una parola. Se la Thyssen dovesse perseguire, anche lentamente, nell'obiettivo di chiudere la fabbrica, non ci sarebbe alternativa: bisognerebbe assolutamente nazionalizzarla.

 

La chiusura della Thyssen rappresenterebbe un duro colpo per la città di Terni, ma anche per l'industria italiana. Qui a Terni c'è l'unico stabilimento che produce acciai speciali e noi ne consumiamo un terzo di tutta l'Europa.

 

Questa produzione vorrebbero farla in Germania: significherebbe chiudere lo stabilimento di Terni e gettare sul lastrico migliaia di persone, ma anche compromettere il resto dell'industria italiana che dovrebbe acquistare all'estero l'acciaio pagandolo di più, con conseguenze dal punto di vista occupazionale e salariale. La fabbrica non la faremo chiudere: non può chiudere.