Audizione Commissione Affari Sociali  - Silvana ROSETO
Fiordaliso: Riforma del Terzo settore sia agganciata ad una riorganizzazione complessiva del welfare
Bene necessità di riforma, ma persiste differenza tra annunci e azioni
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14/11/2014  Salute.  

 

 

“E’ necessario armonizzare e semplificare la legislazione vigente, dunque l’intuizione è giusta. Ma la poca chiarezza del testo che ci auguriamo sia involontaria e il vizio di asserire una cosa a microfoni accesi e di smentirla a microfoni spenti ci impongono attenta vigilanza” E’ il commento del Segretario Confederale UIL Carlo Fiordaliso a margine dell’audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati in merito al Disegno di legge recante Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale.

 

“L’opportunità che possiamo cogliere rilanciando il servizio civile, sostenendo l’impresa sociale e rafforzando il Terzo settore – prosegue Fiordaliso - è notevole perché può rappresentare un volano di sviluppo per il Paese.

E’ un’occasione, infatti, di valorizzazione della formazione, di responsabilizzazione collettiva e di tutela del bene comune, di stimolo dello spirito di iniziativa, di consolidamento della coesione sociale e di creazione di nuovi posti di lavoro.

 

Il punto centrale, tuttavìa, che è totalmente assente nell’iniziativa del Governo è il respiro lungo e la visione strategica. Riteniamo che tale riforma non possa essere slegata da una complessiva riorganizzazione del Welfare; sensibilità che però non trova risposte negli indirizzi del Governo in quanto sono carenti e sfilacciate le misure per la non autosufficienza, per il contrasto alla povertà, per una più efficace politica a favore dell’infanzia, dell’adolescenza e del sostegno alla genitorialità e dell’assistenza domiciliare.

 

Il Governo ci deve dire con chiarezza se ha intenzione o meno di assegnare priorità politica al Sociale. E deve comportarsi di conseguenza. Perché anche stavolta, registriamo a parole il rilancio del Servizio civile, che diventerà ‘servizio civile universale’ e che dovrà coinvolgere 100 mila giovani, salvo poi constatare la riduzione di circa 10 milioni per il connesso Fondo di finanziamento.

 

Per il bene dei cittadini la smettano con questo vizio di ordinaria bugìa e doppiezza – conclude Fiordaliso – altrimenti andranno a sbattere contro la nostra tenacia.”