INFANZIA E ADOLESCENZA  - Silvana ROSETO
Roseto: Italia impreparata su contrasto al disagio dei minori, sia priorità in Legge di Stabilità
Passare dal monitoraggio passivo ai fatti. Urgente l’adozione dei Livelli essenziali delle prestazio
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23/06/2015  Diritti.  

 

 

“Un quadro sconcertante che mina il primario diritto alla vita". Così Silvana Roseto, Segretaria Confederale UIL, sulla relazione conclusiva del Gruppo CRC - Convention on the Rights of the Child - nell’ambito dell’ottavo Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia illustrato alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti.

 

“I dati snocciolati fotografano una situazione critica che conferma quanto già da noi ripetutamente denunciato. Nel nostro Paese sono molto alte le percentuali di minori che versano in situazioni di disagio come, ad esempio, i bambini che nascono e crescono in condizioni di povertà assoluta, quelli che assistono ad episodi di violenza domestica o sono vittime di maltrattamenti; dai più piccoli, che non possono usufruire di servizi socio-educativi nei primi tre anni di vita, all'assurdo dei minori che vivono in aree inquinate, addirittura ad alto rischio di mortalità. A ciò, va inoltre sommato il dato relativo ai minori stranieri giunti in Italia, con particolare riferimento ai minori non accompagnati, che negli ultimi tre anni ha raggiunto numeri elevatissimi, con oltre 40mila bambini sbarcati sulle nostre coste, dei quali circa 18mila senza famiglia, accolti ed alloggiati in strutture di emergenza".

 

"Il Comitato ONU di osservazione ha più volte ribadito che il governo centrale è responsabile dell’applicazione della Convenzione sui diritti dei minori, raccomandando all’Italia di sviluppare meccanismi utili ed azioni necessarie ad equilibrare gli interventi in ogni regione, adottando standard nazionali quali, ad esempio, i LEP, livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali. La UIL ritiene che, con 1.434.000 minori che in Italia vivono in condizioni di povertà estrema, non sia più tempo di monitorare passivamente e con modalità disarticolate le situazioni, ma sia giunto il momento di intervenire concretamente, armonizzando le misure e ribadendo l’urgenza di un Piano nazionale di contrasto alla povertà assoluta da inserire anche all'interno del prossimo Piano Nazionale Infanzia.

 

L’allarme sociale sta diventando insostenibile - conclude Silvana Roseto - pertanto è necessario non perdere altro tempo su questo terreno, iniziando invece a rendere operativi i piani d’azione e a porre le giuste priorità per la prossima Legge di Stabilità.”

 

 

Roma, 23.giugno 2015