RIFORMA PA  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: Esprimiamo un giudizio negativo sulla riforma
Così com’è non serve ai cittadini e non valorizza i lavoratori
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04/08/2015  Pubblico_Impiego.  
 

Il Senato ha approvato, oggi, quella che definiamo una “presunta riforma” che non aggredisce i veri problemi della Pubblica amministrazione e che, ancora una volta, penalizza fortemente i lavoratori e i servizi a scapito dei cittadini.

 

La P.A.ha bisogno di investimenti, fermi da oltre vent’anni, per mettere in atto tutti quegli interventi che davvero potrebbero migliorare il sistema dell’amministrazione pubblica italiana, come rimodernare il parco informatico, ormai obsoleto, o valorizzare le professionalità attraverso percorsi di formazione mirata e specifica.

 

La verità è che non vi è traccia di una riforma che abbia i presupposti di modificare realmente lo statu quo, investendo risorse sui lavoratori e sull'organizzazione.

 

Questa riforma, inoltre, elimina il corpo forestale dello stato, l’unico corpo in grado di contrastare l’ecomafia.

 

Pur essendoci un aspetto positivo come quello di ridurre le società partecipate dai comuni, c’è comunque bisogno di ulteriori provvedimenti: la legge, infatti, prevede ancora circa una decina di decreti da farsi.

 

Infine, si continua a destrutturare la contrattazione infierendo sui lavoratori che hanno un contratto scaduto da anni, per il quale, nonostante la sentenza della Corte, non è stata ancora aperta alcuna trattativa.

 

 Il nostro giudizio è, dunque, negativo perché ancora una volta la riforma della pubblica amministrazione penalizza il personale senza investire e senza dare quel segno di svolta, di cui si ha bisogno, per migliorare realmente l’efficacia e l’efficienza del servizio pubblico.    

 

Roma, 4 agosto 2015