14/08/2015  Sindacato.  

I dati sul PIL confermano, purtroppo, una crescita troppo lenta per il nostro Paese, tanto più evidente se paragonata a quella del Regno Unito e degli USA. Né possono brindare gli altri Paesi trainanti dell Eurozona: c"e" davvero di che preoccuparsi. Per l"Italia esistono ragioni strutturali ben note che sono bastoni tra le ruote della ripresa. Servono investimenti pubblici e privati, da un lato, e serve rinnovare i contratti e adeguare le pensioni, dall"altro lato: lo stiamo ripetendo da mesi sino alla noia. La Uil è disponibile a fare la propria parte e a collaborare per intraprendere, insieme, la strada dello sviluppo: abbiamo qualche idea e qualche proposta che siamo pronti a condividere e a realizzare. Roma, 14 agosto 2015