RIFORMA LEGGE SU CITTADINANZA  - Guglielmo Loy
Loy: Un primo passo in avanti. Giudizio moderatamente positivo
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25/09/2015  Sindacato.  

 

 

L’accordo raggiunto ieri in I Commissione alla Camera sulla riforma della legge sulla cittadinanza è certamente un risultato parziale, ma va considerato un positivo passo in avanti.

 

E’ vero che il testo unificato restringe la platea degli aventi diritto ai figli di stranieri nati in Italia con permesso di soggiorno di lungo periodo (compresi quelli che hanno fatto la domanda), e questo introduce la necessità di avere un reddito per ogni persona della famiglia pari almeno all’importo annuo dell’assegno sociale (€5.830,63), ma è una condizione che giudichiamo minima e, quindi, non discriminatoria. E’ bene ricordare che, attualmente, oltre la metà dei cittadini di Paesi Terzi è in possesso o ha richiesto l’ex carta di soggiorno. La riforma prevede, inoltre, che i minori non nati in Italia dovranno completare un ciclo scolastico.

 

Sono molti gli aspetti certamente migliorabili di questo testo di riforma (non è stato un bene, ad esempio, stralciare la parte riguardante la naturalizzazione). Resta comunque  il fatto che, se questa nuova legge andrà in porto senza ulteriori modifiche, si aprirà la strada della cittadinanza italiana a circa 300.000  bambini ora non italiani.

 

Per questo motivo il giudizio della UIL sul testo uscito dalla I Commissione resta moderatamente positivo e in parte premia chi ha sollecitato, da anni, la Politica  a prendere atto, come hanno fatto moltissimi Paesi,  dei profondi cambiamenti della nostra società.

 

 

Roma, 25 settembre 2015