G20  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «Necessario nuovo welfare per favorire l'occupazione»
Il leader della UIL, ad Antalya, parla al Labour20, il forum sindacale propedeutico al G20
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13/11/2015  Sindacato.  

 

 

INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL, CARMELO BARBAGALLO, AL LABOUR20, IL FORUM SINDACALE PROPEDEUTICO AL G20.

 

 

Il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, è intervenuto, oggi, ad Antalya in Turchia, al Labour20, il Forum sindacale propedeutico al G20, presenti anche rappresentanti di Governi, Istituzioni e Associazioni dei Paesi del G20.

 

“Bisogna investire nelle politiche di protezione e di cura anche come volano per l’occupazione, femminile e non solo”. E’ questo il senso della relazione svolta dal leader della Uil.

 

“La povertà si diffonde, mentre i sistemi di welfare complessivi sono stati notevolmente ridimensionati. Ecco perché – ha sottolineato Barbagallo - occorre rilanciare un modello di protezione sociale giusto ed efficiente, destinando più risorse a garanzia dei livelli essenziali di assistenza e delle prestazioni sociali. Ciascun Paese, ad esempio, dovrebbe farsi carico delle persone con disabilità gravi. Anche un impegno diretto del settore pubblico nei servizi educativi per la prima infanzia è fondamentale: si contribuirebbe così al raggiungimento dell'obiettivo “25/25”: aumentare cioè del 25% l’occupazione femminile entro il 2025. I Governi nazionali, inoltre, devono promuovere soluzioni per le specifiche esigenze in termini di alloggio, trasporto e infrastrutture urbane per i cittadini più anziani e devono sviluppare piani per la salute attenti alla prevenzione e sensibili all’integrazione socio-sanitaria. Va rimodulata, infine, la fiscalità generale rendendola più equa e attenta alle esigenze della popolazione, a partire da quelle dei cittadini over 65 e delle donne che vanno sostenute nell’ardua funzione di mettere insieme il ruolo di madri e di lavoratrici”.

 

Barbagallo, infine, è intervenuto anche sulla questione delle pensioni. “Bisogna favorire quella che viene definita la "staffetta generazionale", dando  flessibilità in uscita dal lavoro e stabilità ai giovani, creando le condizioni perché i nuovi pensionati siano impegnati, poi, in lavori socialmente utili”.

 

 

 

Roma, 13 novembre 2015