La tristemente nota vicenda di Colonia ha suscitato lo sdegno di noi tutti. Le molestie di massa di cui sono state vittime centinaia di donne sono un reato e uno sfregio al decoro, alla libertà, alla persona che feriscono le coscienze non solo di chi le ha fisicamente subite, ma di ogni essere umano.
Non c’è sesso, razza o latitudine che tenga: questi atti criminali vanno condannati sempre, ovunque e chiunque ne sia l’autore. E’ un problema, innanzitutto, di dignità della persona, ma anche di rispetto della cultura di genere che fa fatica a radicarsi come sarebbe necessario.
Per il caso specifico, poi, si aggiunge un ulteriore problema che affonda le sue radici nella mancata integrazione. Non accettiamo le strumentalizzazioni e le facili accuse xenofobe. Non è con le contrapposizioni “pseudo culturali” che si risolvono i problemi. Lo “straniero” immigrato deve diventare parte di un percorso che coinvolga tutti noi e che ci conduca, insieme, verso la reciprocità, il rispetto e l’integrazione. La civiltà e il futuro si costruiscono insieme.
Roma, 14 gennaio 2016