POLITICHE PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA  - Silvana ROSETO
Roseto: Fondo povertà educativa, spot carente per trasparenza ed efficacia
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18/05/2016  Sindacato.  

 

 

In Italia  più di un milione di bambini e adolescenti  vivono in condizione di povertà assoluta e, di conseguenza, educativa e la risposta più adeguata non può certamente essere rappresentata dall’iniziativa del Governo che sperimenta un Fondo di contrasto alla Povertà educativa affidato alla benevolenza delle fondazioni bancarie. Non ci stancheremo di sostenere che occorrono provvedimenti strutturali e trasparenti.” E’ il commento dellaSegretaria Confederale della UilSilvana Roseto,in relazione alla presentazione del Fondo di contrasto alla povertà educativa che stanzierà 400 milioni di euro per tre anni per il finanziamento di progetti personalizzati, rivolti ai minori, alimentati da Fondazioni bancarie in cambio di un credito d’imposta pari al 75%.

 

“Non solo la misura è insufficiente in termini di stanziamento, anche in virtù del carattere sperimentale, ma ancora una volta il Governo conferma la mancanza di attenzione a favore di vere politiche ridistributive dei redditi e di un investimento vero nelle nuove generazioni. Si poteva pensare di creare un fondo per la lotta alla povertà educativa contrastando gli sprechi, recuperando risorse dalla lotta all’evasione fiscale, invece di affidarsi esclusivamente alla volontà delle “grandi” fondazioni bancarie, beneficiarie in cambio di una sostanziosa agevolazione.

 

Non possiamo non sottolineare, inoltre - prosegue la Segretaria Confederale - la mancanza di coinvolgimento del mondo delle rappresentanze sociali del lavoro, nella determinazione delle strategie d’intervento del Fondo, del monitoraggio dei progetti, nonché della loro valutazione,

 

Il futuro di ogni Paese - conclude Silvana Roseto - è rappresentato dall’investimento nei minori e negli adolescenti; tutti, indistintamente, hanno diritto ad apprendere, a conoscere e a istruirsi e lo Stato deve rimuovere tutti gli ostacoli che esistono alla libera determinazione di un individuo. La libertà non può prescindere dal diritto all’educazione”.

 

 

Roma, 18 maggio 2016