ASSEMBLEA BANKITALIA  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: L'analisi del Governatore è veritiera, ma le soluzioni appaiono timide
Contraddittori i dati Istat sull’occupazione
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31/05/2016  Sindacato.  

 

 

 

 

 

Si tratta di una consolidata tradizione: il 31 maggio è il giorno delle Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia. Un appuntamento fisso dell’agenda economica nazionale che rappresenta, nonostante il passare degli anni e il mutare degli scenari, l’occasione per tastare il polso al nostro Paese e verificarne il suo stato di salute. E, come di consueto, al termine della relazione istituzionale, si raccolgono i commenti degli invitati. “Quella scattata dal Governatore della Banca d’Italia – ha dichiarato il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ai giornalisti assiepati all’uscita dalla sala - è una fotografia abbastanza veritiera della situazione economica del Paese, anche se emerge un po' di timidezza sulle soluzioni. Mi è sembrato positivo l'aver affermato che non si possono risolvere i problemi basandosi sull’annualità di bilancio. 

 

Occorre un periodo temporale più lungo per risolvere i problemi del paese, non legato all'annualità in corso: serve un’impostazione triennale. Penso ai contratti dei pubblici dipendenti, all’adeguamento delle pensioni, alla flessibilità in uscita, alla possibilità di fare investimenti pubblici e privati. Se si guarda soltanto al bilancio annuale, non serve a niente”. Barbagallo, poi, è intervenuto anche su alcuni aspetti relativi al sistema bancario: “Non sono stati ancora risolti i problemi delle banche fallite e su questo bisogna accelerare: i risparmiatori aspettano di essere ristorati. Non si accenna, invece, al management che talvolta mette le banche in una condizione di crisi. Si parla di riduzione degli sportelli e del personale, ma non si parla mai della necessità anche di risolvere problemi di un management inadeguato”.

 

Infine, sollecitato dalle domande dei giornalisti, il leader della Uil ha commentato anche i dati Istat sulla disoccupazione: “La disoccupazione, in particolare quella giovanile, purtroppo aumenta. Sono dati contraddittori: non si è ancora fatto tutto ciò che occorre per dare prospettiva occupazionale al Paese e in particolare ai giovani. Forse, una parte dei 18 miliardi di incentivi è andata sprecata. Bisogna fare di più, utilizzando tutte le leve e realizzando investimenti pubblici e privati. Il Sindacato – ha concluso Barbagallo - è disponibile a fare la propria parte”.

 

 

 

Roma, 31 maggio 2016