2 GIUGNO  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: Se l'Italia è una Repubblica lo dobbiamo al voto delle donne
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01/06/2016  Sindacato.  
 
 
"La Costituente e il voto alle donne" è il titolo del Convegno organizzato da Cgil, Cisl, Uil, in occasione dei 70 anni dal 2 giugno 1946, per ricordare la storica prima volta delle donne alle urne nel nostro Paese.
 
 
Da quel voto nacque la Repubblica italiana. "Le donne - ha detto il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo - hanno contribuito in modo decisivo all'affermazione della Repubblica: senza il loro voto oggi avremmo ancora la monarchia a favore della quale votò la maggioranza degli uomini. Ma nei loro confronti non c'è stata altrettanta generosità. Il sistema di welfare, ad esempio, ha fatto dei passi indietro e sta penalizzando le donne: basti pensare che per mandare un bimbo a un asilo nido occorre quasi un mutuo e se i figli sono due non è sufficiente  neanche il loro stipendio che, come è noto, è inferiore a quello degli uomini.
 
 
Bisogna creare le condizioni per conciliare i tempi di lavoro e i tempi di vita dedicati alla cura della famiglia e dei figli. A questo proposito - ha proseguito Barbagallo - ci sono due capitoli del jobs act che hanno suscitato la nostra contrarietà. Il primo riguarda il demansionamento, perché abbiamo verificato che una donna, dopo che resta incinta e nasce il suo bambino, può essere demansionata senza nessun problema. Inoltre, non abbiamo potuto gioire per l'eliminazione delle dimissioni in bianco perché, adesso, quel licenziamento si può nascondere dietro la norma del licenziamento economico".
 
 
Barbagallo, infine, ha risposto anche a una domanda sui voucher: "In occasione dell'incontro al Ministero del lavoro avevamo concordato con il Governo che di questo argomento se ne dovesse discutere insieme. Ora, si può anche provvedere subito sulla tracciabilità se c'è un problema di scadenza del decreto. Tuttavia, noi vogliamo più della tracciabilità: chiediamo che in molti settori sia proibito l'uso stesso dei voucher. Prima - ha concluso il leader della Uil - dal tabaccaio si andava per il vizio del fumo, ora si va per il vizio del voucher".
 
 
 
Roma, 1 giugno 2016