Una conferenza stampa a tutto campo quella che il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, ha tenuto oggi a Taranto. Organizzato dalla Uil provinciale, l'incontro con la stampa è stata l'occasione per affrontare i temi delle politiche industriali e delle pensioni, con un focus particolare su Ilva, Eni, e Porto di Taranto "Bisogna coniugare lavoro, sicurezza e ambiente: questa è la linea della Uil che vale, a maggior ragione, per le realtà simbolo del territorio tarantino. Se uno di questi tre aspetti viene messo da parte, il sistema non funziona. Se, ad esempio, si dismettesse l'Ilva chi risanerebbe l'ambiente? Non ci possono mettere di fronte all'alternativa di morire di fame o di tumore: noi non vogliamo morire". Per quel che riguarda specificamente l'Ilva, Barbagallo ha invitato le Istituzioni ad accelerare i tempi.
"L'Ilva - ha detto - ha bisogno di manutenzione e non c'è motivo di rimodulare l'AIA. Anche quest'ultimo decreto, però, determina un allungamento della tempistica che non va bene. Così come, è inaccettabile che l'immunità concessa ai commissari venga estesa anche ai nuovi soggetti industriali: sarebbe uno schiaffo alla legge". Anche per la vicenda Eni, che risente del problema dei pozzi di Viggiano e di Tempa Rossa, si ripropone lo stesso principio: coniugare lavoro, sicurezza e ambiente, per evitare che la raffineria di Taranto possa vedere ridimensionata la propria attività.
Forte è stato il richiamo alle vicende giudiziarie: "La magistratura - ha sottolineato il leader della Uil - deve fare il suo corso, deve individuate le responsabilità e punire i responsabili, ma occorrerebbe fare in modo che si velocizzi la ripresa dell'attività produttiva e dell'occupazione che vanno tutelate. D'altro canto - lo ribadisco - senza impresa e senza lavoratori, non si può risanare neanche il territorio. Ecco perché sia l'Ilva sia l'Eni devono 'dialogare' con la magistratura per risolvere i problemi, ognuna nel proprio ambito, che riguardano tutti i differenti soggetti coinvolti". Infine, Barbagallo ha parlato anche del porto di Taranto specificando che, per sviluppare questa realtà servono risorse, ma anche ammortizzatori sociali per gestire le attuali difficoltà: "Da questo punto di vista - ha detto - una risposta positiva potrebbe giungere anche dalla trattativa appena avviata al Ministero del lavoro. Nella nostra piattaforma, infatti, abbiamo posto con forza la necessità di confermare gli ammortizzatori sociali per gestire le cosiddette crisi complesse. E Taranto rientra tra queste realtà".
Inevitabile, infine, un riferimento al tema delle pensioni. "Non so come e quando si concluderà questa trattativa - ha detto il leader della Uil - so che c'è un tavolo dove provare a discutere di merito e io, da sindacalista, devo approfittare di questa opportunità per migliorare l'attuale situazione.
Peraltro, il documento che abbiamo presentato al Governo consta di dodici punti e, invece, tutti si stanno concentrando solo sulla cosiddetta 'APE': è sbagliato. Dobbiamo ancora approfondire i temi e verificare i costi.
Dobbiamo fare in modo che la legge Fornero venga modificata. Non mi interessa che nome avrà il nuovo provvedimento - ha concluso Barbagallo - mi interessa dare risposta a tutti quei lavoratori che non possono restare al lavoro oltre una certa età, salvaguardare chi ha 41 anni di contributi, gli esodati, gli usurati, mettere in moto l'occupazione per i giovani e adeguare le pensioni"
Taranto, 16 giugno 2016