CIG – 5° RAPPORTO UIL  - Guglielmo Loy
Loy: Cresce la CIG a maggio, salvaguardati 366.349 lavoratori
Governo modifichi decreti legislativi su ammortizzatori sociali
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22/06/2016  Occupazione.  

 

 

Nel mese di maggio le aziende hanno richiesto circa 62,3 milioni di ore di cassa integrazione. Dall’inizio dell’anno è il mese con il maggior numero di ore autorizzate.

 

Rispetto al mese precedente si è registrato un aumento del 9%,dovuto sia all’incremento della gestione ordinaria (+25,7%) che straordinaria (+3,6%). Diminuisce del 3% la cassa integrazione in deroga.

 

In valori assoluti, nel mese di maggio, con 40,4 milioni di ore richieste, la CIGS assorbe il 64,8% delle richieste, seguita dalla CIGO con 18,8 milioni, e dalla cassa integrazione in deroga con 3 milioni.

 

Nel Nord si concentra il 59,9% delle ore (37,3 milioni con un aumento rispetto ad aprile del 38,7%), seguito dal Centro (14,8 milioni, in diminuzione del 25,7%) e dal Mezzogiorno (circa 10,2 milioni in calo dell’1,1%).

 

Incrementi di ore richieste in 12 Regioni e nelle due Province Autonome di Bolzano e Trento, con l’aumento maggiore in Valle d’Aosta (+311,1%).

 

Nel Lazio, viceversa, la più alta flessione di ore richieste (-69,8%).

 

La Lombardia, con i suoi 15,1 milioni di ore autorizzate è la Regione più cassaintegrata del mese.

 

54sono le Province interessate dall’aumento della cassa integrazione. Le prime 5 Province che presentano i maggiori incrementi sono: Enna che a fronte delle “zero ore” autorizzate ad aprile, a maggio vede una richiesta di oltre 45 mila ore, seguita da Lodi con un aumento del 20.403,2%, Terni (+2.031,1%), Reggio Calabria (+987,3%) e Siracusa (+451,3%). La più alta flessione di ore autorizzate ad Imperia (-97,3%).

 

Dall’analisi per settori produttivi, l’industria assorbe l’80% delle richieste (pari a 49,9 milioni di ore), seguita dall’edilizia (6,8 milioni di ore), dal commercio (oltre 3,5 milioni di ore) e dall’artigianato (oltre 2 milioni di ore).

 

Ad eccezione delcommercio in cui, rispetto ad aprile, le ore richieste scendono del25,9%, in tutti gli altri principali settori produttivi, si assiste ad un aumento della cassa integrazione: nell’artigianato dell’83,7%, nell’edilizia del 42,4% e nell’industria del 7,5%.

 

Dal cumulo delle ore autorizzate neiprimi 5 mesi del 2016, la cassa integrazione raggiunge circa 289 milioni di ore, in calo solo del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015.

 

Il 69,5% delle ore richieste è assorbito dalla gestione straordinaria per complessive 200,8 milioni di ore, seguita dalla cassa integrazione ordinaria con circa 64 milioni di ore e dalla deroga (24,2 milioni di ore).

 

Il Centro è l’unica macro area a registrare una crescita di ore di cassa integrazione (+28,3%); viceversa, nel Mezzogiorno e nel Nord vi è una flessione rispettivamente del 15,3% e 9,9%.

 

In valori assoluti, nel Nord si concentrano 164,2 milioni di ore di cassa integrazione, nel Centro 73,5 milioni e nel Mezzogiorno circa 51,3 milioni.

 

Aumenti in 9 Regioni con il più alto in Valle d’Aosta (+75,7%), a fronte della Basilicata in cui si registra la più alta flessione di ore di cassa integrazione (-52,8%).

 

 

 

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