PUBBLICO IMPIEGO  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: Rivendichiamo il rispetto dei contenuti dell'accordo del 30 novembre
Non vogliamo difendere chi sbaglia, ma non accettiamo che si colpiscano i lavoratori
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03/02/2017  Pubblico_Impiego.  

 

 

 

Secondo alcune indiscrezioni di stampa, il ministero della Funzione Pubblica starebbe lavorando a una bozza di decreto sul testo unico che individuerebbe dei meccanismi di penalizzazione sul salario di produttività collettiva nel caso di aumento del tasso di assenteismo. Sempre secondo indiscrezioni, quest’ipotesi sarebbe addirittura già stata prevista nell'accordo del 30 novembre. Ciò non è vero ed anzi, se questo decreto fosse confermato, non potremmo considerarci un Paese civile. Non è possibile, infatti, che se è uno a sbagliare, poi siano puniti tutti gli altri.

 

In questo modo, con l'allargare a tutti la punizione, si nasconde l'incapacità dell'Amministrazione di colpire chi sbaglia. Ci sembra una tesi di oscura memoria. È un’impostazione assurda e che non ci trova disponibili a nessun tipo di discussione e confronto. Si tratterebbe della solita penalizzazione di tutti i dipendenti pubblici. Nella premessa dell'accordo del 30 novembre, i lavoratori pubblici vengono considerati essenziali tanto da scrivere - in quel testo - che è necessario valorizzarne la professionalità.

 

Anche i dati sull'assenteismo andrebbero chiariti, una volta per tutte, per rispondere ai polveroni. Nel pubblico, lo certifica l'INPS, non ci sono differenze con il privato, se non per qualche percentuale in meno nel pubblico. E allora di che cosa parliamo? Noi non vogliamo difendere chi sbaglia, ma non possiamo accettare che si colpiscano tutti. Nel pubblico ci sono tantissimi dipendenti che fanno funzionare gli uffici ogni giorno. È ora di finirla con questi atteggiamenti. Bisogna aprire formalmente la discussione per porre fine alle veline.

 


Noi rivendichiamo il rispetto dei contenuti dell'accordo del 30 novembre e vogliamo al più presto aprire i rinnovi dei contratti.