Brucia da tre lunghissimi giorni la società Eco X di Pomezia. Il rischio ambientale è reale. Spetterà all'Arpa Lazio verificare il grado di diossina eventualmente sprigionatasi e verificare eventuali fibre di amianto liberatesi nell'aria. Ad oggi dalla Asl e dall’Arpa Lazio non giungono ancora notizie definite.
Si attivino tempestivamente tutti i soggetti preposti e gli strumenti possibili affinché vengano accertate eventuali responsabilità e si facciano il prima possibile i rilievi sulla qualità delle acque e dell’aria, per avere risultanze del monitoraggio con risposte immediate, auspicando risultati non dannosi per l’agricoltura e il benessere stesso dei cittadini.
Questo evento dimostra quanto il nostro “bel paese” debba ancora lavorare sul tema della messa in sicurezza di tutti i siti contenenti materiali e rifiuti pericolosi, mediante controlli da parte delle autorità competenti più rigorosi e concreti, perché queste calamità sono inaccettabili.
Bisognerà poi che si intervenga opportunamente, con azioni immediate per la prevenzione, insieme a maggiori controlli, investendo risorse su tutta l’area interessata, sia in termini di bonifica che di riqualificazione, garantendo a tutti coloro che ingiustamente hanno subito danni, il giusto risarcimento perché la tutela, la salute dei cittadini e la difesa dell’ambiente sono beni inalienabili.
