16/12/2017
Federalismo.
Il 18 Dicembre, per il saldo dell’IMU/TASI, si verseranno 10,2 miliardi di euro, per un conto complessivo di 20,3 miliardi di euro.
Oltre 25 milioni di proprietari di immobili, diversi dall’abitazione principale, (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati) dovranno presentarsi alla cassa per l’acconto dell’IMU/TASI.
Oltre 25 milioni di proprietari di immobili, diversi dall’abitazione principale, (il 41% sono lavoratori dipendenti e pensionati) dovranno presentarsi alla cassa per l’acconto dell’IMU/TASI.
Il costo medio complessivo dell’IMU/TASI su una seconda casa ubicata in un capoluogo di provincia - spiega Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL - sarà di 1.070 euro medi (535 euro da versare con la prossima rata a Dicembre), con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.
Se si prendono in considerazione i costi dell’IMU/TASI sulle prime case cosiddette di lusso (abitazioni signorili, ville e castelli), sempre ubicate in un capoluogo di provincia, il costo medio è di 2.610 euro (1.305 euro con il saldo), con punte di oltre 6 mila euro.
Chi possiede una seconda pertinenza dell’abitazione principale della stessa categoria catastale (cantine, garage, posti auto, tettoie) dovrà versare l’IMU/TASI con l’aliquota delle seconde case con un costo medio annuo di 56 euro (28 euro con il saldo), con punte di 110 euro annui.
La media dell’aliquota applicata per le seconde case tra IMU e TASI - commenta Guglielmo Loy - ammonta al 10,4 per mille e in molti Comuni (480 municipi di cui 18 Città capoluogo) è stata confermata “l’addizionale TASI” (fino a un massimo dello 0,8 per mille), introdotta per finanziare negli scorsi anni le detrazioni per le abitazioni principali, così da portare in questi Comuni l’aliquota fino all’11,4 per mille.
Questi dati emergono dal Rapporto IMU/TASI 2017 elaborato dal Servizio Politiche Territoriali della UIL.