Dichiarazione Di Antonio Foccillo, Pino Turi, Sonia Ostrica
Concluso positivamente il confronto in Aran. È stata siglata alle 8 di stamattina l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del comparto istruzione e ricerca.
Fatto non assolutamente scontato per la complessità determinata dall’ampiezza di un settore formato da più di un milione di lavoratori e dalla strategicità che le sue sezioni – scuola, università, ricerca e alta formazione musicale artistica e coreutica - rivestono per lo sviluppo del Paese e che certamente meritano ancora impegni per la loro valorizzazione.
Antonio Foccillo, Pino Turi e Sonia Ostrica sottolineano con soddisfazione l’importanza del traguardo raggiunto nonostante specificità e differenze di ciascuno degli ex comparti.
Le difficoltà sono state superate avendo a riferimento l’esigenza di mettere nelle tasche dei lavoratori la maggiore quota possibile di risorse economiche dopo dieci anni di blocco.
Il contratto rispetta i principi dell’accordo del 30 novembre 2016 e ristabilisce gli equilibri tra la contrattazione e le leggi, recuperando garanzie che interventi legislativi unilaterali avevano cancellato. Ripristina - evidenziano i sindacalisti - concrete relazioni sindacali e rinvia il nodo delle sanzioni disciplinari per i docenti, esposti ai rischi di contrazione della libertà di insegnamento, ad una successiva sequenza contrattuale.
Per Pino Turi è prevalsa la logica della coerenza con le garanzie e le tutele previgenti, a cui si è aggiunta la modifica in sede pattizia di alcune delle norme più ostiche della legge 107.
L’impegno della UIL, afferma Sonia Ostrica, ha consentito di modificare parti importanti del contratto e porre le basi per la prossima triennalità.
Il sindacato confederale riconferma la propria funzione strategica in rappresentanza dei diritti dei lavoratori, e per la ripresa economica, come testimoniato ieri dalla sottoscrizione dell’intesa per il contratto dei vigili del fuoco e ancor prima a dicembre per quello delle funzioni centrali.
Lo stesso impegno - afferma Antonio Foccillo - va ora subito indirizzato alla rapida chiusura dei contratti delle funzioni locali e della sanità.
Roma, 9 febbraio 2018