INDUSTRIA  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo all'assemblea dei metalmeccanici torinesi su crisi industriali ed Embraco
Il leader della UIL : «Non abbiamo accettato i licenziamenti prospettati dall’azienda»
barbagallo_torino_top.jpg
02/03/2018  Sindacato.  

 

È stato un vero e proprio filo diretto tra Roma e Torino. Mentre nella Capitale, al Ministero delle attività produttive, teneva banco il confronto con i Sindacati sulla delicatissima vertenza Embraco, alla ricerca di una soluzione che escludesse i licenziamenti, nel capoluogo piemontese si svolgeva l’assemblea generale dei metalmeccanici torinesi, con al centro del dibattito il futuro dell’azienda del gruppo Whirlpool. Un frenetico scambio di telefonate, di WhatsApp e di email tra i delegati presenti ai due incontri ha caratterizzato l’intera mattinata, fino alle conclusioni dell’assemblea affidate all’unico segretario generale confederale nazionale presente: Carmelo Barbagallo. Ed è stato proprio il leader della Uil a raccontare, in diretta, agli oltre 1000 delegati di Fim, Fiom e Uilm, ciò che stava accadendo, in contemporanea, nel corso del confronto romano.

 

“Ci hanno proposto un verbale che porta la scadenza della procedura al 30 novembre e l’accettazione dei licenziamenti a quella data. Noi non siamo disponibili”. L’intervento di Barbagallo, poi, è proseguito, mentre a Roma cercavano di aggiustare il tiro. Così dopo circa mezz’ora, conclusi i lavori delle assise torinesi, il Segretario della Uil si intratteneva a margine con delegati e giornalisti spiegando che i rappresentanti sindacali al tavolo erano riusciti a ottenere un primo risultato positivo: “Il verbale è stato cambiato - ha riferito - e ci si è dato tempo per avviare la procedura fino alla fine dell’anno, ma da parte nostra non c’è stata, comunque, l’accettazione automatica dei licenziamenti. Mi sembra che questo sia un verbale che raggiunge gli obiettivi che ci eravamo prefissi. Insomma, abbiamo acquistato il tempo necessario a discutere, a trovare le soluzioni utili a salvare i posti di lavoro e a individuare progetti alternativi che non siano basati sul nulla”.

 

Nel corso del suo intervento dal palco, Barbagallo si era rivolto direttamente ai lavoratori dell’Embraco: “Voi avete fatto di tutto, avete incontrato e coinvolto tutti, portando all’attenzione della collettività un argomento importante. Purtroppo, le multinazionali continuano a scorrazzare per l’Europa, senza che vi siano regole precise. Se una multinazionale decidesse di delocalizzare - ha poi concluso - bisognerebbe colpirli nel portafoglio e farsi restituire tutti i benefici economici ottenuti dal territorio e dallo Stato che intendono abbandonare”.

 

 

Torino, 2 marzo 2018