SVILUPPO  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «Mettere in sicurezza il territorio anche per generare crescita e occupazione»
Il leader della UIL al Congresso della UIL Liguria
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13/04/2018  Sindacato.  

 

 

“La Uil gode di ottima salute, il nostro Paese purtroppo no: dobbiamo fare in modo che si riprendano, strutturalmente, l’occupazione e l’economia”.

 

Così il Segretario generale della Uil ha replicato a una domanda sullo stato di salute della sua Organizzazione, a margine del Congresso della Uil Liguria al quale ha partecipato, oggi, concludendone i lavori.

 

“Si potrebbe generare sviluppo anche mettendo in sicurezza il territorio. E lo dico proprio qui, in Liguria, dove spesso i danni per dissesti idrogeologici sono davvero ingenti: si spenderebbe  di meno per prevenire piuttosto che per riparare e daremmo lavoro a molte categorie in difficoltà, a partire dall’edilizia. Ci sono tante cose da fare - ha proseguito Barbagallo - e anche per questo abbiamo bisogno che si formi subito un Governo. Io faccio il sindacalista e non sono tifoso di nessuno schieramento. Vorrei soltanto che ci si possa confrontare rapidamente sui temi dello sviluppo, dell’occupazione e della ripresa economica del paese”. Proprio questa mattina, peraltro, all’alba, nei pressi di Genova, a causa delle insistenti piogge, è franato un terreno danneggiando un capannone industriale, all’interno del quale, fortunatamente, non c’erano ancora lavoratori: “La salute e la sicurezza dei - ha sottolineato il leader della Uil - devono essere una priorità ed è per questo che abbiamo deciso di celebrare il Primo Maggio, a Prato, mettendo proprio questi temi al centro di quella giornata. Dal punto di vista generale, poi - ha precisato Barbagallo - non si può far prevalere il profitto sulla salute, sulla sicurezza e sui diritti dei lavoratori. Anche per questo motivo, siamo preoccupati per ciò che accade in aziende, come Foodora, dove sta prendendo piede una sorta di caporalato 4.0: dovremo prepararci a forme di lotta 4.0”.

 

Tra i problemi del territorio, infine, c’è quello dell’Ilva. Su Genova c’è uno storico insediamento, in questi mesi alla ribalta delle cronache per l’impegno di lavoratori e Sindacati a garantirne il futuro: “Bisogna rispettare l’accordo di programma ed evitare che ci siano lavoratori di serie A e serie B: si possono evitare gli esuberi e si possono preservare i salari. Se si fa questo - ha concluso Barbagallo - noi siamo disponibili a dare una mano per rilanciare una delle più grandi imprese europee dell’acciaio”.

 

 

Genova, 13 aprile 2018