PROCESSO OLIVETTI  - Silvana ROSETO
Roseto: Il fatto non sussiste, ma i morti testimoniano il contrario
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20/04/2018  Salute.  

 

 

La Corte di Appello di Torino, trascorsi due anni dall’inizio del processo Olivetti, ha completamente ribaltato la sentenza di primo grado, di fatto annullandola: gli imputati sono stati tutti assolti perché il fatto non sussiste.

 

Avremo modo di leggere le motivazioni che hanno spinto i giudici a questa sentenza, ma in prima battuta non possiamo che considerarci amareggiati e delusi dall’operato della magistratura che in un primo tempo sembrava aver intrapreso un percorso di giustizia vanificato poi dall’interpretazione e dall’ applicazione delle leggi dai giudici di secondo grado. Passare da una condanna ad un’assoluzione per insussistenza del fatto ci lascia alquanto perplessi e motivati a seguire dettagliatamente il prosieguo della vicenda.

 

Per evitare un effetto a catena che si potrebbe verificare in altri processi occorre accelerare una mappatura fattiva, reale e aggiornata degli edifici dove sono presenti manufatti di amianto, nonché intraprendere decise e concrete azioni di prevenzione e di sorveglianza sanitaria. 

 

 

Roma, 20 aprile 2018