PA  - Antonio FOCCILLO
Foccillo: i controlli non sono a tutela di chi lavora
Investire nelle politiche di rinnovo della PA
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17/07/2018  Pubblico_Impiego.  

 

 

Ci troviamo a dover commentare le dichiarazioni della Ministra che sinceramente sembrano fare un considerevole passo indietro rispetto al recente passato, dove finalmente, dopo dieci anni, abbiamo riaffermato la centralità della funzione sociale dei lavoratori della Pubblica Amministrazione.

 

Lo abbiamo fatto, da una parte, restituendo dignità e senso alle relazioni sindacali e ristabilendo la normale fisiologia contrattuale, dall’altra, riaprendo le porte della P.A. con nuove assunzioni e, soprattutto, avviando un serio percorso di stabilizzazione del suo personale precario.

 

Un clima nuovo, dopo anni di stasi, blocchi, tagli continui e soprattutto costante criminalizzazione dei pubblici dipendenti, che ha sempre voluto giustificare tutti i provvedimenti al ribasso incorsi nel tempo.

 

La Ministra ha parlato di un problema di “tutela di chi lavora”, ebbene ciò non passa assolutamente per un controllo “biometrico” delle presenze e quindi in misure meramente punitive. Non vorrei che si pensasse che questi sono i problemi della Pubblica Amministrazione, che invece sono il progressivo invecchiamento della sua popolazione lavorativa, la precarietà, la carenza degli organici in settori strategici per i servizi al cittadino, i tagli alle risorse sempre lineari che si sono riflessi sugli strumenti e sulle strutture a disposizione degli stessi dipendenti e, di conseguenza, sull’efficienza stessa del loro lavoro. Sono questi i temi che necessitano al più presto di risposte.

 

Per questo riteniamo che la “tutela di chi lavora”, e aggiungo la tutela dei cittadini, passi per politiche che promuovano il rinnovamento generazionale della P.A., sia in termini di personale che in termini di strumenti a disposizione degli stessi; che garantiscano il benessere di chi vi lavora e che investano sulla nostra macchina amministrativa per offrire servizi sempre più efficienti e, soprattutto, equi alla cittadinanza.

 

 

Roma, 17 luglio 2018