I dati di stock sull’occupazione, riferiti al II trimestre 2018, rilevano un complesso miglioramento sul fronte lavorativo se ci fermiamo a osservare il solo aspetto “quantitativo” della crescita dell’occupazione e della diminuzione delle persone in cerca di occupazione e degli inattivi.
È sicuramente un primo passo e un buon segnale ma, a nostro dire, ciò che maggiormente occorre analizzare è che tipo di occupazione si è creata: l’elemento “qualitativo” dell’occupazione è determinante per comprendere lo stato di benessere del nostro mercato del lavoro e dei lavoratori.
Sotto questo aspetto, preoccupano i dati sulla flessione dell’occupazione a tempo indeterminato e sulla forte crescita di quella a termine. Altro elemento di criticità è l’incremento del part-time involontario e la riduzione delle ore lavorate per dipendente.
Questi dati e riflessioni sono a legislazione invariata. Presteremo particolare attenzione all’analisi dei dati del mercato del lavoro successivi all’entrata in vigore del Decreto Dignità che avrà probabili ripercussioni sulle assunzioni a termine.
Roma, 12 settembre 2018