FAMIGLIA  - 
UIL: modificare ddl Pillon su affidamento dei figli
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12/09/2018  PariOpportunità.  

 

 

DICHIARAZIONE DI LAURA PULCINI

RESPONSABILE COORDINAMENTO PARI OPPORTUNITA’ DELLA UIL.

 

 

Qualsiasi proposta di legge, come il ddl Pillon, tendente a mutare il regime di affidamento dei figli in caso di separazione, deve tenere conto dell’oggettiva situazione di difficoltà delle donne italiane, particolarmente pesante, peraltro, nelle regioni meridionali.

 

Bigenitorialità non significa uguaglianza e parità materiale, ma pari responsabilità nella gestione di ruoli diversi seppur complementari a cui deve corrispondere una concreta parità di condizioni materiali fra uomini e donne.

 

La paura è che dietro a uno scopo tendenzialmente giusto, quello di cercare di affermare la bigenitorialità perfetta, possano emergere situazioni di difficoltà economica di molte donne oltreché dei figli.

 

Soprattutto nelle situazioni in cui il nucleo familiare si sta disgregando, i minori coinvolti hanno la necessità di sentire con forza la presenza di ambedue i genitori: il coniuge economicamente più debole (tendenzialmente la donna) deve poter esercitare il suo ruolo senza che siano aggravate le sue condizioni di vita e di lavoro.

 

Riguardo al tema della violenza verso le donne, poi, le misure contenute in tale decreto rischiano di tramutarsi in una condizione che le imprigiona ulteriormente rendendo più fragili loro stesse e i figli.

 

Il Coordinamento Pari opportunità e Politiche di Genere Uil auspica, dunque, una modifica del ddl in questione e chiede alla competente Commissione parlamentare di poter esprimere le proprie valutazione al proposito.

 

 

Roma, 12 settembre 2018