TRAFFICO ESSERI UMANI  - Carmelo Barbagallo
Cgil Cisl Uil: impegnati ogni giorno a combattere una guerra contro lo sfruttamento
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18/10/2018  Sindacato.  

 

 

Roma, 18 ottobre 2018 - Le celebrazioni per la XII Giornata Europea contro la Tratta ci ricordano che ancora oggi, purtroppo, il  traffico di esseri umani finalizzato alla schiavitù e allo sfruttamento rappresenta un fenomeno diffuso in tutto il mondo. Il quadro tracciato lo scorso luglio dall’Unicef fornisce dati agghiaccianti su quella che rimane – è bene ripeterlo – una grave violazione dei diritti umani, oltre ad essere un crimine su cui lucrano organizzazioni criminali senza scrupoli che realizzano lauti guadagni sulla pelle di donne, uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini, destinati principalmente allo sfruttamento sessuale e lavorativo. La maggioranza di questi nuovi schiavi (71%), oltre 40 milioni in tutto il mondo, sarebbero donne, ragazze e bambine. A livello europeo, gli unici dati disponibili sono quelli Eurostat che risalgono al triennio 2010-2012 secondo cui il numero delle vittime nei 28 Paesi dell’Unione si è attestato a 30.146, di cui oltre 1.000 minori, principalmente giovani ragazze europee vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale. In tutta Europa, ragazzi e ragazze vengono sfruttati in agricoltura, nell’edilizia, nella ricezione alberghiera e nei servizi per le pulizie. L’Italia non è immune da questo dramma e lo dimostrano alcuni dati  del Dipartimento per le Pari Opportunità che nell’ambito del Piano Nazionale Anti-Tratta, alla cui redazione come donne del sindacato confederale abbiamo direttamente contribuito, ha intercettato nel corso del 2017 e inserito in protezione 200 minori, di cui 196 ragazze e 4 ragazzi.


Di fronte a questo scempio, come CGIL CISL e UIL, siamo ogni giorno impegnati a combattere una guerra contro lo sfruttamento degli essere umani.

Stiamo concentrando i nostri sforzi  sul versante della tratta ai fini dello sfruttamento sessuale, che costituisce una delle forme più efferate di sfruttamento.

 

Così come proseguiamo nel prevenire e contrastare lo sfruttamento e la schiavitù in ambito lavorativo, in tutti i settori, con attenzione al diffuso fenomeno dello sfruttamento del lavoro minorile.

Per noi, il rispetto dei diritti fondamentali e quindi della dignità delle persone rappresenta un valore imprescindibile da radicare in ogni angolo del pianeta.