POLITICHE ATTIVE  - Ivana VERONESE
Veronese: «Bene finanziamento e assunzioni per CPI in Legge di Bilancio»
Ora, passare dalle parole ai fatti
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03/12/2018  Occupazione.  

 

 

Diamo atto al Governo di aver impegnato, nella Legge di Bilancio, una quantità di risorse finanziarie per rilanciare i Centri per l´Impiego e gli altri soggetti impegnati nella gestione delle politiche attive per il lavoro (Anpal e Anpal Servizi). Tuttavia, siamo preoccupati perché si stanno accumulando ritardi sostanziali per la realizzazione degli interventi annunciati, anche in vista dell’introduzione del Reddito di Cittadinanza.

 

Per la Uil è necessario implementare un vero e proprio «sistema» delle politiche attive, tuttora caratterizzato da grandi disomogeneità e lacune organizzative. È un progetto complesso da realizzare, che prevede la definizione delle piante organiche dei CPI, con la stabilizzazione dei precari e il reclutamento di nuovo personale, formazione adeguata a nuove competenze e la realizzazione di specifiche convenzioni con le singole Regioni.  

 

Su Anpal e Anpal Servizi, che non godono di buona salute, occorre trovare degli spazi di intervento all'interno della riforma che il Governo sta elaborando.

 

Per Anpal, è necessario predisporre un rafforzamento, attraverso nuove assunzioni e un aumento della dotazione finanziaria, per permettere all´Agenzia di poter lavorare per i cittadini nel pieno delle proprie funzioni, nonché una riforma della «governance» che riveda complessivamente l’assetto dell’Agenzia e contemporaneamente quello di Anpal Servizi. In questo modo si supererebbe il conflitto di interesse derivante dal doppio ruolo rivestito dal presidente di Anpal, che è allo stesso tempo amministratore unico di Anpal Servizi.

 

Vanno, infine, stabilizzati gli oltre 600 lavoratori e lavoratrici precari di Anpal Servizi.

 

A tal proposito, la Legge di Bilancio, oggi in discussione in Parlamento, ha riservato un finanziamento per Anpal Servizi, per il 2019, di soli 10 milioni di euro che, però, non sono sufficienti a dare continuità al percorso di graduale stabilizzazione di tutti i dipendenti, che da anni stiamo rivendicando.

 

Per tutte queste ragioni, sarebbe necessario, un confronto vero con le parti sociali e con i corpi intermedi che possono contribuire alla realizzazione di obiettivi condivisibili.

 

 

Roma, 3 dicembre 2018