RICERCA UIL – EURES  - PierPaolo Bombardieri
Bombardieri: In Poste italiane, contratto scaduto per i lavoratori e compensi esosi per i dirigenti
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10/03/2016  | Contrattazione.  

 

 

 

«Il quadro che emerge da questi dati è molto chiaro: per quel che riguarda l’organico, abbiamo una riduzione complessiva di circa il 10% relativo alle aree operative. Il numero dei dirigenti, invece, negli ultimi anni è aumentato così come sono aumentati i loro trattamenti economici. In Poste italiane ci sono persone che guadagnano in media più del Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. E intanto, il contratto dei lavoratori è già scaduto da tempo. Mi chiedo se questo sia possibile e se la spending review del Governo Renzi abbia spento le luci su questa azienda.

 

Peraltro, Poste riceve 260 milioni per la corretta funzionalità del servizio di corrispondenza. Eppure, i lavoratori sono diminuiti, hanno uno stipendio cresciuto meno dell’inflazione, sono costretti a turni assurdi e poco efficienti e non hanno i mezzi necessari. E sono inoltre costretti a fare i conti con lacune organizzative paradossali. Ci sono situazioni, infatti, in cui la corrispondenza  resta in giacenza o si è fatto ricorso ad alcuni “trucchi” nella consegna, il tutto a danno del diritto dei cittadini di ricevere la corrispondenza presso la loro residenza. Insomma, c’è una mancanza di chiarezza da parte di Poste italiane.

 

Come se non bastasse, in alcune specifiche realtà, ci sono state anche situazioni ai limiti dell’illegalità, alcune già note alla cronaca, che la Uil ha denunciato, con la conseguenza di subire anche minacce e ritorsioni: noi non ci faremo intimorire da alcuni squallidi personaggi. Noi chiediamo che si faccia chiarezza e che i delinquenti vadano a casa.

 

In conclusione, auspichiamo che in Poste Italiane venga ripristinato un sistema di relazioni industriali degno di questo nome e che il Governo e l’Azienda diano risposte chiare e corrette ai lavoratori e ai cittadini».

         

 

Roma, 10 marzo 2016