Comunicato stampa del 23 ottobre 2021
Carceri: Dal Ministero della Giustizia incoerenza e inconsistenza
ROMA, 23/10/2021 – “Dopo il caso di San Gimignano, anche a Firenze il Ministero della Giustizia si è costituito parte civile nei procedimenti penali a carico di appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria accusati di gravi reati presuntivamente perpetrati nei confronti di detenuti. Quella del ministero di via Arenula, dunque, pur a voler pensare che due indizi non siano ancora una prova, ma solo una coincidenza, sembra una precisa e decisa scelta di campo che ci sentiamo anche di condividere se, come affermato pure dal Sottosegretario Francesco Paolo Sisto, è utile a salvaguardare la totalità degli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria che espletano diuturnamente il loro servizio con lealtà, umanità e attaccamento al dovere, tale – aggiungiamo noi – da riuscire a tenere ancora a galla un sistema carcerario da troppo tempo alla deriva. Tuttavia, continuiamo a non comprendere le ragioni che impediscono al Ministero della Giustizia di costituirsi parte civile nei procedimenti penali a carico di detenuti che abbiano aggredito gravemente appartenenti alla Polizia penitenziaria. Anche questo, diciamo al Sottosegretario Sisto, sarebbe nell’interesse di quanti fra i detenuti rispettano le regole penitenziarie e di civile convivenza, ma soprattutto farebbe sentire alla Polizia penitenziaria la vicinanza di uno Stato ancora inerme a fronte di tre aggressioni gravi al giorno subite e i cui costi, anche economici, si riversano interamente nelle tasche dei cittadini”...
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