LEGALITÀ  - Carmelo Barbagallo
Barbagallo: «bene rating reputazionale per il contrasto all’illegalità, ma supportato da norme cogenti»
Il leader della Uil a Palermo all’iniziativa «antimafia in digitale»
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20/01/2020  Sindacato.  

 

 

«Antimafia in digitale». È questo il titolo dell’evento organizzato a Palermo dall’Immobiliare Strasburgo, azienda affidata all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Nel corso del convegno è stato presentato un progetto innovativo, per un nuovo metodo di contrasto alla criminalità organizzata, definito “rating reputazionale”, basato su un approccio digitalizzato, documentato e tracciabile al tema della prevenzione per la legalità.

 

«Quando si parla di legalità - ha dichiarato Barbagallo - la Uil è sempre interessata per dare il proprio contributo concreto a questa battaglia. Bisogna definire regole precise per superare alcune contraddizioni. A tal proposito, il rating reputazionale può essere uno strumento utile, ma va trasformato da meccanismo di valutazioni etiche in norme cogenti, per evitare eventuali contenziosi. È una sorta di patente a punti che va supportata da provvedimenti legislativi per consentire, a chi deve assumere decisioni, di operare conseguentemente e senza rischi».

 

Sollecitato, poi, dalle domande dei giornalisti, il leader della Uil è intervenuto anche sui temi dell’attualità economica e sindacale: «Per quel che riguarda le pensioni - ha ribadito - abbiamo chiesto al Governo di insediare due commissioni: la prima, per la separazione della previdenza dall’assistenza, per dimostrare che il nostro sistema pensionistico è in linea con i parametri economici europei; la seconda, per l’individuazione dei lavori gravosi e usuranti, perché non si può andare in pensione tutti alla stessa età essendo i lavori diversi tra loro, anche nello stesso settore. Dobbiamo avviare la discussione subito, anche in vista del Def, per individuare le risorse necessarie. Noi siamo determinati per essere determinanti nel cambiamento delle regole di questo Paese. Peraltro - ha proseguito Barbagallo - il 2020 può essere l’anno della riforma fiscale: sono quaranta anni che ci battiamo per questo obiettivo. Abbiamo già fatto un primo passo, ora - ha concluso - dobbiamo proseguire per rendere il sistema coerente con il principio costituzionale della progressività».

 

 

 

Palermo, 20 gennaio 2020