AMMORTIZZATORI SOCIALI  - Ivana VERONESE
Cgil Cisl e Uil scrivono a Catalfo e Tridico
Dare continuità agli ammortizzatori sociali fino a fine anno per accompagnare la ripresa
cgil-cisl-uil.jpg
12/06/2020  CGIL_CISL_UIL.  

 

 

COMUNICATO STAMPA UNITARIO CGIL, CISL, UIL

 

 

Roma, 12 giugno - I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil con delega al mercato del lavoro, Tania Scacchetti, Luigi Sbarra e Ivana Veronese, hanno inviato al Ministro del Lavoro e al Presidente dell’Inps una lettera con la quale rappresentano le proprie preoccupazioni sull’efficacia e sulla durata degli interventi di Cigo, Assegno Ordinario e Cig in deroga.

 

"È necessario, prima di tutto, conoscere con certezza lo stato reale delle liquidazioni dei pagamenti dei trattamenti ’Covid’ - scrivono i segretari - ma soprattutto è necessario dare una accelerazione effettiva alle erogazioni dei trattamenti che consenta ai troppi lavoratori ancora in attesa di vedersi accreditati gli importi in tempi brevissimi". "Infatti - spiegano Scacchetti, Sbarra e Veronese - la difficile situazione economica che sta investendo tutti i nostri settori produttivi e dei servizi continuerà ancora per molti mesi e, senza adeguati strumenti di sostegno al reddito, l’emergenza sanitaria rischia di trasformarsi in una vera e propria emergenza sociale".

 

"Le misure messe in campo dal Governo con i Decreti ’’Cura Italia’’ e ’’Rilancio’’ - continuano - si stanno rilevando insufficienti, in particolare, per tutte quelle imprese costrette alla chiusura sin dai primi giorni di marzo, che rimarranno senza nessun ammortizzatore sociale già alla fine di giugno e senza la possibilità di richiedere ulteriori periodi di integrazione salariale sino al primo settembre".

 

"Occorre quindi - sostengono i dirigenti sindacali - realizzare un attento monitoraggio della spesa e una verifica puntuale circa le disponibilità finanziarie per Cigo, Fis, Cassa in Deroga e di tutti i Fondi di solidarietà bilaterali per avere certezza della sostenibilità economica per tutti i provvedimenti di integrazione salariale".

 

"Riteniamo inoltre - aggiungono - che sia necessario intervenire con rapidità per modificare la norma prevista dal Decreto Rilancio che impedisce l’utilizzo continuativo dei periodi massimi previsti, ma soprattutto è necessario permettere una piena copertura degli ammortizzatori sociali almeno fino alla fine dell’anno".

 

"Vanno quindi reperite al più presto le risorse necessarie - concludono Scacchetti, Sbarra e Veronese - per dare continuità al sostegno al reddito e alla tutela di tutte le imprese, di tutti i lavoratori e le lavoratrici duramente colpiti dall’emergenza sanitaria e per salvaguardare il Paese reale, quello che produce e lavora e sul quale dovremo far conto per una rapida ripartenza".

 

Roma 12 giugno 2020