A marzo sono state richieste 21,8 milioni di ore di cassa integrazione che, cumulate a quelle dei due mesi precedenti, fanno totalizzare 66 milioni di ore nel I trimestre di quest’anno. Secondo una nostra stima, i posti di lavoro salvaguardati dalla cassa integrazione sono stati 130 mila.
La richiesta dell’integrazione salariale è aumentata, nel trimestre, del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2018, in relazione a un incremento delle richieste sia di cassa integrazione straordinaria (+ 11,1%) che di quella ordinaria (+4,7%). Tra le macro aree, si sono registrati aumenti nel Centro (+28,1%) e nel Mezzogiorno (+12,7%), a fronte di una flessione di ore nel Nord (-6,6%).
Tali dati evidenziano, ancora una volta, come l’assenza di politiche di sviluppo e i bassissimi tassi di crescita, previsti nello stesso DEF allo 0,2%, influenzano negativamente l’andamento del nostro sistema produttivo e, conseguentemente, dell’occupazione.
Infatti, oltre alla crescita delle richieste di integrazione salariale, preoccupano i dati sulle domande di Naspi che continuano ad aumentare, segnalando l’espulsione dal mercato del lavoro di un numero crescente di lavoratrici e lavoratori.
Ribadiamo, quindi, la necessità di investimenti pubblici per dare fiato all’economia e al lavoro...
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