L'impegno per il Sud di questo Governo è sempre più fumoso, così come lo è stato il risultato della prima riunione della Cabina di regia sulla Zes unica che si è tenuta a Palazzo Chigi.
Il Governo sta rallentando il percorso di sviluppo delle Zone economiche speciali e, con l'accentramento della gestione a Roma, rischia di allontanarle da quei territori per la cui promozione industriale ed economica erano state pensate.
Per la Uil, invece, è determinante collegare le Zes ai territori, anche per valorizzare le migliori espressioni imprenditoriali. Per questo riteniamo che della Cabina di regia debbano entrare a far parte le Regioni e le Parti sociali.
Solo in questo modo si può realizzare un'azione di monitoraggio sulla qualità degli investimenti privati, sugli impatti occupazionali dei progetti, sull'applicazione dei contratti collettivi di lavoro firmati dalle Organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, sulla vigilanza del rispetto delle norme sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sulla capacità di arginare gli appetiti della criminalità organizzata.
Peraltro, mentre si continua a parlare genericamente di Zes unica, non si producono i decreti attuativi necessari allo sblocco del credito di imposta, paralizzando di fatto l'utilizzo di 1 miliardo e 800 milioni di euro. L'unico modo per non rendere inefficace la Zes, invece, è assicurare continuità agli strumenti di incentivazione e semplificazione esistenti e dare strutturalità ai finanziamenti.
Roma, 21 febbraio 2024
